mercoledì 1 novembre 2017

Silvia Conti: " A PIEDI NUDI (PSICHEDELICHE IPNOTICHE NUDITA')"



Il cammino  " a piedi nudi"  di  Silvia Conti (vero nome Silvia Tognelli)  è stato lungo.
Partito da Firenze nel dicembre del 1962 il percorso della ragazza toscana  si incrocia subito con quello della Musica D'Autore.  
Nel 1983 vince il Festival di Castrocaro con il brano "Hey Ragazzo" e nel 1985 si presenta al Festival di Sanremo con la canzone "Luna nuova"  scritta da Aldo Tagliapietra storico membro de Le Orme. Nel corso degli anni novanta avvia numerose collaborazioni con gruppi storici come Le Orme, Bandabardò, Whisky Trail, e artisti talentuosi come Tiziano Mazzoni.
Lungo la via della vita i suoi piedi inziano a calcare, con successo, anche le vie  delle rappresentazioni teatrali.
Giunti nell'anno di grazia 2017  tutto il percorso fatto in questi primi 55 anni di vita ed esperienza prende la forma di undici splendide canzoni e di un disco che, a ragione, Silvia Conti titola  "A PIEDI NUDI".
Con la produzione artistica di Gianfilippo Boni e del musicista Roberto Mangione e grazie alle edizioni musicali RadiciMusic Records di Aldo Coppola  A PIEDI NUDI  si rivela già ai primi ascolti un disco "denso" di contenuti.
Apre il disco il brano MI MINORE DALLA LETI che, con lieve sottofondo musicale a cura di Roberto Mangione alla chitarra,  è una talking-song nella quale prendono forma le coordinate musicali e di vita della cantautrice toscana.
MATTINA è proprio l'alba di un nuovo giorno: quello di questo importante progetto che mette ordine dopo il lungo cammino. Ottimo il tappeto musicale con Fabrizio Morganti alla batteria, Lorenzo Forti al basso,  Roberto Mangione alla chitarra acustica, Lele Fontana all'organo hammond che crea grande atmosfera.
VISIONI è uno  splendido brano ipnotico e il narrato in lingua persiana a cura di Mani Naimi ci porta in un'altra dimensione in tempi che si perdono alla luce della memoria cullati dai suoni dell'etnico kora ben suonato da Dario Castiello.
IL CANTO DELLA SCIMMIA tratteggia, senza grande ottimismo,  l'andamento e l'evoluzione  della civiltà occidentale.
OPUS SUFFERTA è una splendida ballata, tra le cose migliori del disco,  nella quale Silvia Conti immagina il dialogo muto tra due amanti: uno suona e l'altra scrive. Splendido il tappeto sonoro arricchito dalla chitarra elettrica di Tiziano Mazzoni, dal flauto traverso di Claudio Giovagnoli, e dal pandeiro di Giovanni Vaccari. 
BALLANDO A PIEDI NUDI (DANCING BAREFOOT) è una cover. E' la traduzione "analogica" del celebre brano DANCING BAREFOOT della Sacerdotessa del Rock: Patti Smith e, nella versione della Conti, questo sano rosck splende di luce propria.
VAI è una canzone dall'anima blues che, in senso ironico,  indaga sulla fine di una amicizia e di una convivenza. Lavoro ottimo quello di Claudio Giovagnoli al sax contralto e tenore mentre i ragazzi della sessione ritmica Morganti e Forti si trovano a loro agio su qualsiasi tappeto musicale e le chitarre di Tiziano Mazzoni e Roberto Mangione sono sempre sugli scudi.
TOM TOM prende spunto dalla necessità, ad un certo punto, di cambiare strada, cambiare nomi e  cambiare vita. E allora come non affidarsi a chi la strada la conosce bene  (non già per esperienza diretta ma per somma capacità di vedere il percorso) ?  Alla voce oltre a Silvia ci sono Cristina Banchi e Hugolini che suona anche chucciai e ukulele, al guiro Letizia Papi, al calebasse Dario Castiello, alla chitarra acustica Francesco Cusumano mentre la voce del navigatore è quella di   Cristiana Ionda.
BORGOGNISSANTI è una canzone che celebra il ricordo di una amicizia di antica data circoscrivendone,  con esattezza, il luogo nel borgo di Firenze dove i piedi calpestarono il suolo che ora è ricordo di passi lontani.
NON DIMENTICAR LE MIE PAROLE è una canzone che incrocia la sua storia (d'amore) con un recente pezzo di Bob Dylan (Duquesne Whistle). Ottimo Lele Fontana al pianoforte.
MI DORMI è una riflessione sul sonno, sui sogni e sul meccanismo che ne determina lo svolgimento. Canzone ipnotica impreziosita  dal flauto di Giovanni Vaccari.
A chiudere il disco vi è una ghost track registrata in presa diretta al termine di un pranzo conviviale. Si registra così una versione (molto) alternativa di ALL TOGHETER NOW dei Beatles con in chiusura il "saluto" del cane Salvo.
In alcune delle canzoni del disco, a dar manforte ai cori,  vi è fra gli altri anche il cantautore Marco Cantini.
Concludendo possiamo parlare di questo A PIEDI NUDI come di un disco  splendente e ben riuscito, di colore "variopinto",   e che, senza mezzi termini,  mostra a Silvia Conti  il resoconto di una vita passata in cammino raccontata partendo dai piedi sì, ma che  arriva subito dritta al cuore.






(SILVIA CONTI -  TOM TOM)














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